sabato 5 febbraio 2011

Storia di una truffa... Anna Steano

Essere frodati non è mai un’esperienza piacevole. E’ doloroso costatare come un rapporto di fiducia – non necessariamente ingenua – su cui si fonda anche la contrattazione e lo scambio, possa essere minato dal desiderio di chi vuol produrre male, di chi manovra per arricchirsi a discapito degli altri, di chi vuole attentare ad uno scambio fiduciale e, per ciò stesso, umano.
Queste brevi considerazioni mi servono per poter introdurre una tematica tristemente diffusa su internet, che consentirà a chi “googlerà” di aver un ulteriore elemento di verifica sull’attendibilità della persona con la quale vuole intessere relazioni commerciali. La mia storia si intreccia con quella di altri che hanno subìto un raggiro su internet circa l’acquisto di un iphone 4g sul sito “www.subito.it”.
Attraverso un post su internet (clicca qui), avendo cercato il nome e il cognome della persona a cui avevo inoltrato un bonifico, ho amaramente scoperto che alcuni segnalavano di essere stati truffati proprio dalla stessa persona. Non è oggettivamente possibile descrivere lo stato d’animo che si prova in quel momento: le tue certezze, ogni sicurezza e garanzia a cui ti eri fiduciosamente aggrappato si infrange contro una verità che non riesci a mandare giù. Un nodo ti prende alla gola e ti affanni a ricercare una soluzione, di cui già temi l’esito negativo: i tuoi soldi non ritorneranno più indietro, né avrai ciò che desideravi e che ti era stato promesso.
Di chi sto parlando? Quella che ho incontrato io è una certa “Anna Steano” (a sinistra foto di Anna Steano sul suo profilo facebook), che si era presentata come una studentessa di Bologna, ma che aveva inserito un annuncio su Roma. Riferiva di trovarsi fuori e che avrebbe provveduto alla spedizione dell’oggetto, a fronte di un bonifico da inoltrare sul suo conto aperto presso CREDEM, alle seguenti coordinate Iban: IT81F0303268870010000001434. Alla richiesta di qualcosa che potesse attestare l’identità, mi dà un suo recapito telefonico mobile (3382060299), e spedisce in allegato copia della sua carta d’identità (n. AJ 2564925), dimostratasi solo dopo contraffatta. Le sue generalità sono già bizzarre, anche se questi ragionamenti non sono mai immediati, ma possono essere formulati post quem. Dicevo delle sue presunte generalità: nata a Sassari il 24/12/1980 e ivi residente in Corso Vittorio Emanuele, 100 (se si cerca con google maps, e si fa un giro con street view, si potrà costatare che lì non c’è un’abitazione, ma l’Hotel Vittorio Emanuele!!!). Inoltre è possibile apprendere che è di stato civile libero e “impiegato” (al maschile); statura 1,63m, occhi e capelli castani. Infine, la firma del cognome è diversa da quella indicata ufficialmente, ma soprattutto non c’è nemmeno l’ombra del timbro dell’autorità competente al rilascio del documento d’identità (a destra fototessera di Anna Steano).
Naturalmente, sono corso immediatamente ai ripari, provando a bloccare il bonifico. Ho inoltrato un fax con una richiesta di storno bonifico all’ufficio bonifici di Poste italiane (per maggiori dettagli sulla procedura ed alcuni numeri utilissimi, si veda questa guida) e, dopo aver sporto denuncia presso la Polizia Postale e delle Comunicazioni ho inoltrato il fax al medesimo ufficio e alla banca di destinazione. Quest’ultima, vista la documentazione, ha preso atto della truffa, ma non ha bloccato l’accredito sul conto della truffatrice, che come da copione non si è più fatta viva, né ha risposto alle numerose chiamate. Dunque, anche se posso solo ringraziare chi aveva inserito quel post, perché mi ha consentito di attivarmi tempestivamente, ho scarse possibilità di riavere il maltolto.
Così, spero anch’io di essere utile a chi, inserendo il fatidico nome, avrà elementi per non fidarsi di “Anna Steano”, o chiunque lei sia!

Aggiornamento:
 
Stanno aumentando a dismisura i contatti di quanti hanno denunciato Anna Steano, perché truffati (clicca qui). Adesso sembra che stia camuffando la sua identità con “Anna Steno”… ATTENZIONE!!! Ma c’è di più… Recentemente il profilo Facebook da cui “Anna” ha chattato con MrBraun è stato modificato: da Anna Steano a Manuel Dileva (si veda il primo commento a questo blog). Ma come è facile poter verificare da una semplicissima ricerca su Google, i link relativi alle attività e agli interessi sono rimasti invariati rispetto al profilo precedente, da cui è tratta la foto al mare che abbiamo voluto “postare”. Come è possibile fare un confronto? Provate ad inserire su Google il nome “Anna Steano” seguito da “facebook”, e potrete attingere alla “copia cache” della pagina registrata ancora sul motore di ricerca… Buona ricerca!!!