mercoledì 18 gennaio 2012

Quo usque tandem abutere patientiam nostram?

Non sappiamo più come doverla chiamare, i nomi superano pure quelli delle pagine bianche, i commenti aumentano di giorno in giorno... ma rimane un fatto: la giustizia dov'è? Se vengono sommate le cifre di cui in tanti hanno sporto denuncia per truffa, non sembra si tratti più di un caso che si possa trascurare, né tanto meno che si debba archiviare. A Debora Corsale, Anna Steano, e a tutti i nomi partoriti dalla fantasia perversa di quanti si celano in questa organizzazione a delinquere, vanno le parole con cui Cicerone si rivolgeva a Catilina: "Quo usque tandem abutere patientiam nostram?", che tradotto suona: "Fino a quando continuerai ad abusare della nostra pazienza?".

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CONTINUIAMO A CREDERE NELLA GIUSTIZIA
E NON TENTIAMO DI FARCI GIUSTIZIA DA SOLI.

GRAZIE 
a quanti stanno contribuendo ad ostacolare le truffe
con le loro preziose segnalazioni!!!